2. METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE

Cosa intendiamo quando parliamo di metodologia della ricerca sociale?


Per rispondere a questa domanda, dobbiamo chiarire alcuni concetti.

Con ricerca sociale intendiamo il processo che, utilizzando il metodo scientifico, ci permette di ottenere nuove conoscenze nel campo della realtà sociale (ricerca pura) o di studiare una situazione per individuare bisogni e problemi al fine di applicare le conoscenze per scopi pratici (ricerca applicata). Quest'ultimo punto è quello che si adatta al nostro modulo poiché, attraverso alcuni metodi di ricerca, conosceremo le esigenze e i miglioramenti per creare un ambiente di lavoro sicuro e di qualità all'interno di un quadro giuridico. 

Prima di focalizzarci sulla metodologia, è necessario considerare tre aspetti importanti: l’aspetto “empirico” è quello che viene studiato nella ricerca concreta, quello “teorico” serve come cornice per la ricerca e quello “assiologico” è usato o come criterio per la selezione di ciò che viene studiato o come ipotesi metateorica della teoria.


 empirico........... (osservato .... non osservato)

teorico ............ (destinato .... non destinato)

assiologico ........... (desiderato .... respinto)


L'obiettivo della ricerca sociale, nell'ambito di cui ci stiamo occupando, non è l'eliminazione di ogni ostacolo che incontriamo nella fase dei risultati ottenuti, ma la ricerca di soluzioni comuni per creare un ambiente di lavoro sicuro e sano.

Prima di parlare di metodologia, dovremmo considerare le seguenti tecniche per ottenere risultati, indipendentemente dal gruppo target in questione:


  • Ascolto attivo: si basa sul saper ascoltare. L'ascolto è un atto di volontà, richiede attenzione volontaria che coinvolge e impegna il professionista. Ascoltare significa concentrarsi su bisogni olistici, ascoltare con atteggiamento attivo, con lo sguardo, con monosillabe, silenzi, mantenendo una conversazione che accolga la situazione dell'interlocutore. 

  • Quando qualcuno vuole ascoltare, deve concentrare la sua attenzione su ciò che sta ascoltando. L'ascolto è difficile e scomodo, forse perché temiamo che la richiesta di aiuto sia una minaccia di pericolo, capace di mettere in crisi il nostro modo di intervenire.

  • Ascolto efficace: Non possiamo prendere in considerazione solo gli aspetti in cui crediamo di poter intervenire. L'ascolto implica una risposta empatica, piuttosto che dare soluzioni, si tratta di ragionare insieme, scoprire soluzioni insieme. 

  • Risposta empatica attraverso la rielaborazione: mira a rielaborare la realtà per l'utente, ma in modo più obiettivo. Si tratta di rielaborare la situazione di conflitto espressa, ma senza carica affettiva. Facendo ciò, incoraggiamo l'individuo a prendere le distanze dal problema e di valutarlo più oggettivamente, per incoraggiare una riflessione.


METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE


Prima di affrontare questo argomento, è necessario chiarire che quando la ricerca viene applicata all'ambiente sociale acquisiamo nuove conoscenze riguardo la realtà o analizziamo una situazione per identificare bisogni e problemi al fine di applicare le conoscenze acquisite per scopi pratici. L'obiettivo è lo studio di una questione concreta che è comune e riguarda ogni membro di una società; nel nostro caso, ogni tirocinante o dipendente in un ambiente lavorativo. Con l'aiuto di questo tipo di ricerca, possiamo fissare obiettivi più specifici, basati su relazioni logiche affidabili e non solo su convinzioni personali. 

La metodologia, dall’altro lato, è la scienza (o tecnica) che usiamo per svolgere questa ricerca in modo efficace e per raggiungere i risultati desiderati, e con essa sviluppiamo la strategia da seguire.

Detto questo, la ricerca sociale applicata al nostro settore è un processo sistematico che ci permetterà di prendere decisioni più adeguate e tempestive per raggiungere gli obiettivi di un'organizzazione, avendone una comprensione più profonda e includendo anche questioni come la sicurezza, la qualità della vita e la crescita dei lavoratori e dei tirocinanti.


Ma come applichiamo questi concetti al nostro settore di interesse?


Alcuni ambiti di applicazione della ricerca sociale nel contesto delle relazioni aziendali e lavorative possono essere: l'accertamento del grado di soddisfazione dei dipendenti dell'impresa, lo studio delle cause di un infortunio sul lavoro, lo studio di un sistema di miglioramento continuo nell'impresa, l’analisi della situazione di partenza per l'attuazione di un sistema di qualità, risolvere i problemi di comunicazione tra dipartimenti, determinare il piano di formazione aziendale, stabilire un sistema di remunerazione per obiettivi, classificare le diverse mansioni lavorative, individuare lo stato attuale dei rapporti di lavoro in azienda prima della negoziazione di un contratto collettivo, implementare un sistema di suggerimenti, valutare l'ambiente di lavoro, per citarne alcuni.


Con l'uso del metodo scientifico, l'obiettivo è quello di integrare processi di ricerca consapevoli, formali e selettivi. Come abbiamo già sottolineato, il piano che progettiamo per identificare obiettivi e ipotesi teoriche adeguati.  La raccolta di dati può essere chiamata "metodo".


All'interno del metodo, le tecniche di ricerca sociale, la cui dimensione principale è pratica, svolgono un ruolo essenziale. Come afferma García Ferrando (1980), le tecniche sono procedure operative specifiche per raccogliere e ordinare i dati prima di analizzarli. Questa analisi sarà logica, interpretativa, statistica e/o causale, a seconda della natura dei dati.


Esistono diverse tecniche di raccolta dei dati. Le tecniche più comuni nelle scienze sociali sono l'indagine, l'intervista, l'osservazione diretta, le fonti secondarie, il focus group e l'esperimento. È chiaro che si parla sia di ricerca qualitativa, ossia della raccolta di dati attraverso discussioni aperte e conversazioni, la predisposizione di un focus group, interviste e casi studio, e sia di ricerca quantitativa, condotta attraverso indagini e questionari (con domande chiuse) che ci permetterà di analizzare i dati per giungere a conclusioni numeriche o statistiche.


L'idoneità della tecnica per raccogliere informazioni sul problema che dobbiamo affrontare non dipende solo dal problema in sé, ma ci sono anche altri elementi che influenzano la scelta. Pertanto, è necessario conoscere le possibilità, i vantaggi e gli svantaggi di ognuno di essi.


Portare una metodologia dal campo accademico a un nuovo contesto non significa trasferire una procedura rigida e standard, ma significa adattarla conservando la razionalità del processo.


Di seguito, proponiamo alcuni orientamenti fondamentali per approcciarsi alla realtà di un'attività lavorativa:


  • Chiave referenziale: dobbiamo essere consapevoli dell'esistenza di un referente diretto o dei limiti referenziali del contesto immediato, stabiliti dall'organizzazione che ha originato lo studio.

  • Chiave temporale: definizione degli obiettivi da raggiungere e conseguente progettazione dell'azione.

  • Chiave quantitativa-qualitativa: quadro d'azione in cui si utilizzano e combinano tecniche quantitative e qualitative. Le prime ci offrono la possibilità di ottenere dati in quantità sufficiente per poter rispondere alle ipotesi o alle domande poste all’inizio della ricerca. Le seconde mirano ad approfondire ulteriormente la nostra conoscenza. 

  • Intervento pratico: dato che questa ricerca riguarda una realtà concreta, il criterio dell'intervento pratico sarà presente in tutta la ricerca.

  • Risultati-chiave: è un rapporto di scopo-profitto in termini di effetti sinergici a livello di conclusioni, soluzioni, miglioramenti, prestazioni.


APPLICAZIONE AL CASO CONCRETO

Proponiamo tre situazioni in cui l'applicazione razionale e sistematica di un processo di ricerca sociale come descritto sopra sarebbe possibile. In ognuno di essi viene proposto un confronto degli aspetti più importanti della metodologia di ricerca; non si tratta quindi di uno sviluppo dettagliato della ricerca, ma di un approccio all'applicazione di un metodo:



Situazione Iniziale

Incidente sul lavoro

Calo della produttività a lavoro

Definizione di un piano annuale di formazione

Scopo dell’indagine

Scoprire le cause dell’incidente sul lavoro

Scoprire le ragioni del calo di produttività

Individuare i bisogni formativi dell’Organizzazione

Quadro teorico di riferimento

L’azienda, le politiche delle Risorse Umane

L’azienda, la politica delle Risorse Umane, l’ambiente di lavoro

L’azienda, la politica di HR e la politica di formazione

Ipotesi (domande / soluzioni)

La causa scatenante del rischio è la mancanza di formazione?

La causa del calo della produttività è il pessimo ambiente di lavoro?

è possibile che i dipendenti partecipino di più alle attività di formazione se sono scelte da loro?

Definizione delle variabili (indicatori chiave)

Livello di formazione

Misure di sicurezza

Tipo di rischio

Livello di conflitto

Tipologia di conflitto

Stile di leadership

Livello di coinvolgimento

Tipo di corso

Durata

Calendario

Materie

Metodologia applicata

Quantitativi-qualitativi


Quantitativi-qualitativi


Quantitativi-qualitativi


Principale tecnica di Raccolta dati utilizzata

Interviste

Osservazione documentata

Interviste

Questionari

Riunioni di gruppo

Questionari

Principale tecnica di analisi dei dati utilizzata


Analisi del contenuto

Analisi statistica

Utilità dei dati raccolti

Evitare futuri incidenti nell’azienda

Miglioramento dell’ambiente di lavoro e della produttività

Definizione di un piano di frazionamento dell’azienda



LEGISLAZIONE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E IMPORTANZA DELL'APPLICAZIONE DELLA SICUREZZA


Per quanto riguarda il quadro giuridico, dobbiamo chiarire che la legislazione sulla salute e la sicurezza sul lavoro è stata istituita per proteggere sia i lavoratori che i datori di lavoro. Fa parte della legislazione in base agli orientamenti normativi di base.


A volte è indicato come HSWA, come la legge HSW, la legge del 1974 o l’HASAWA. Definisce i doveri generali che i datori di lavoro hanno nei confronti dei lavoratori e dei membri del pubblico. I dipendenti hanno con sé stessi e tra loro.


Osservazione: 

Quali standard vengono utilizzati in Europa?

Norme armonizzate (citate nella GUUE) e Presunzione di Conformità. In UE esistono tre Organizzazioni europee di normazione (ESO) ufficialmente (legalmente) riconosciute. Armonizzano le norme nazionali creando degli standard normativi a livello europeo. 


Sicurezza e salute sul lavoro (SSL) si occupa di tutti gli aspetti della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro e si concentra sulla prevenzione primaria dei rischi. Il suo obiettivo è prevenire incidenti e danni alle persone derivanti dalle attività lavorative.




I 5 principali obiettivi delle procedure di salute e sicurezza sul lavoro sono: 



  • Adeguata manutenzione delle attrezzature e degli altri sistemi per garantire la sicurezza.

  • Fornire formazione e informazioni su come eseguire i processi di lavoro in modo sicuro.

  • Fornire un luogo sicuro per il lavoro e per l'ambiente di lavoro.

  • Elaborare una politica in materia di salute e sicurezza.

  • Effettuare valutazioni del rischio.



Punti da ricordare: 

  • La legislazione fornisce ai lavoratori standard minimi di protezione sul posto di lavoro.

  • Gli standard minimi possono essere resi più protettivi rafforzando la legislazione governativa.

  • La legislazione riesce a proteggere i lavoratori solo quando è sostenuta dalle azioni del governo.

  • Poiché molti governi non hanno abbastanza ispettori che ispezionino regolarmente ogni posto di lavoro, spetta ai lavoratori e ai sindacati essere i regolari "ispettori del posto di lavoro".

  • La legislazione del vostro paese vi garantisce i diritti fondamentali per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.

  • Quattro termini generali comunemente usati nella legislazione in materia di salute e sicurezza sono: legge, regolamento, codice di condotta, guida. I termini utilizzati nella legislazione del vostro paese possono essere leggermente diversi. Cercate di familiarizzare con i termini utilizzati nella legislazione del vostro paese.

  • Atto:  enuncia i principi generali di salute e sicurezza, i doveri, ecc.; pienamente supportato dalla legge; effettuato o approvato da governo/parlamento.

  • Regolamenti: prevedono norme specifiche in materia di salute e sicurezza entro i limiti della legge sulla salute e la sicurezza; sono pienamente supportato dalla legge; sono adottati e modificati dal gabinetto o dal ministro competente. 

  • Codici di condotta: forniscono orientamenti generali sulle modalità per conformarsi alle normative; non sono garantiti dalla legge, ma possono essere utilizzati come prova nei procedimenti giudiziari; adottati e modificati dall'organo governativo competente, di solito all’interno del Ministero del Lavoro. I codici di condotta dell'OIL possono essere adottati dai governi.

  • Guide: forniscono informazioni tecniche dettagliate e raccomandazioni per aiutare i datori di lavoro a rispettare le normative in materia di salute e sicurezza; non sono supportate dalla legge; sono adottate e modificate dall'organo governativo competente. Le guide dell'OIL possono essere adottate dai governi.

  • È vostro diritto consultare la legislazione nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La lettura della legislazione vi dirà quali meccanismi di protezione sul posto di lavoro sono garantiti dalla legge.



L’ambito della salute e della sicurezza sul lavoro è uno dei settori in cui l'UE ha avuto il maggiore impatto - predisponendo un quadro giuridico solido che copre il numero massimo di rischi con il numero minimo di normative.

Come stabilito dal principio 10 del pilastro europeo dei diritti sociali, i lavoratori hanno diritto a un elevato livello di protezione della loro salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

Hanno diritto a un ambiente di lavoro adeguato alle loro esigenze professionali e che consenta loro di prolungare la loro permanenza nel mercato del lavoro. 


Base giuridica:


L'articolo 153 del TFUE conferisce all'UE l'autorità di adottare delle direttive nel settore della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro, al fine di sostenere e integrare le attività degli Stati membri.


La direttiva 89/391/CEE, la cosiddetta "direttiva quadro" sulla sicurezza e la salute sul lavoro (SSL), stabilisce i principi fondamentali per promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante l’attività lavorativa. Garantisce i requisiti minimi di sicurezza e salute in tutta l'Unione Europea, mentre gli Stati membri sono autorizzati a mantenere o stabilire misure più rigorose.

La direttiva quadro è accompagnata da altre direttive che disciplinano aspetti specifici della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro. Insieme costituiscono le basi della legislazione europea in materia di sicurezza e salute. Per saperne di più sui settori di attività specifici della SSL.



Ultime modifiche: venerdì, 21 luglio 2023, 10:48